Skip to main content

COME STRUTTURARE IN MODO CORRETTO IL REMARKETING SU FACEBOOK

Oggi, come promesso, parliamo di come strutturare in modo corretto ed efficace il remarketing (o meglio, retargeting) su Facebook e Instagram.
Partiamo dalle basi: Quando fare remarketing su Facebook e Instagram?

  • Quando abbiamo traffico sul nostro sito, tracciato con un pixel
  • Quando abbiamo una lista di clienti da poter caricare legalmente su Facebook
  • Quando abbiamo delle interazioni sulla pagina da poter sfruttare
  • Quando possiamo sfruttare un sufficiente numero di visualizzatori di alcuni nostri video
  • Quando possiamo ricontattare chi ha utilizzato una nostra app.

Detto questo, come sfruttare meglio queste possibilità?

Andiamo per passi: partiamo dal dividere le audience per tipologie omogenee di pubblico.
Creare contenuti diversi per le varie fasi del processo di acquisto
Utilizzare audience più o meno complesse a seconda delle necessità.
Dividere le audience per tipologie omogenee di pubblico

Come potrai facilmente intuire, è nutile proporre lo stesso messaggio a chi ci ha visto per la prima volta e chi invece ha abbandonato un carrello o ci ha già contattato su Messenger, ad esempio.

Come fare in modo che questo non avvenga?
Come al solito serve ragionare.
Quali sono i pubblici più “freddi” e quelli più “caldi”
Io, li disporrei in questo ordine:
Interazioni con la pagina / interazioni profilo Instagram- (meno) Messaggi alla pagina
Visualizzazioni dei video (3 secondi)
Traffico al sito con evento Pageview
Traffico al sito con evento VC
Messaggi alla pagina
Visualizzazioni del video 50%
Visualizzazioni dei video 75%
Visualizzazioni dei video 95%
Traffico al sito con evento ATC
Visualizzazioni dei video 75%
Traffico al sito con evento PURCHASE
Traffico al sito con evento PURCHASE * N (acquirenti ripetuti)
Lo scopo finale è quello di fare in modo che gli utenti di categorie simili ricevano messaggi simili. Es. Chi ha visto una pagina del nostro sito è simile a chi ha interagito con un post quindi possiamo usare una comunicazione similare.
Il mio consiglio è quindi questo: non mischiate audience diverse e state molto attenti con le esclusioni tra i pubblici. Rischiate solamente di pagare di più o alzare la frequenza inutilmente per utenti pronti ad acquistare e di non avere abbastanza budget per portarne altri a conversione.
Creare contenuti diversi per le varie fasi del processo di acquisto
Diversificare, come abbiamo visto, è fondamentale.
Vi do quindi un consiglio pratico.
TOFU (fase alta del funnel): contenuti informativi o attrattivi, quindi creatività molto ingaggianti. L’obiettivo è portare all’interazione o al click di qualità, quindi studiamo qualcosa che attiri l’utente e lo porti a interagire in modo non forzato.
MOFU (fase intermedia del funnel): dobbiamo convincere gli utenti a iniziare davvero il processo di acquisto. Conviene usare le leve della social proof, come recensioni, referral importanti, user generated content etc. Deve essere comunque un contenuto che fornisca informazioni, altrimenti rischiamo di forzare il processo e quindi di perdere potenziali clienti.
BOFU (fase bassa del processo di acquisto): l’utente va solo rassicurato e portato all’interno del sito o a contattarci. Servono contenuti chiari, semplici, che parlino del prodotto o servizio e dei suoi vantaggi.
Bene, se unite questo e quello che c’è scritto nel primo punto, i risultati arrivano, ve lo assicuro.
Utilizzare audience più o meno complesse a seconda delle necessità.
Esempio di Audience complessa:
Persone che hanno aggiunto almeno 4 prodotti al carrello
Persone che hanno visualizzato almeno 3 prodotti
Persone che hanno fatto almeno 3 acquisti
Persone che hanno inviato un messaggio negli ultimi 28 gg
Come si creano queste audience?
Semplicemente dalla scheda Pubblico → traffico al sito web → seleziona evento — perfeziona in base a → frequenza
Oppure, per i messaggi, andando su Pubblico -> interazioni con la pagina -> persone che hanno inviato un messaggio alla pagina
Eventualmente potete andarle a raffinare anche per singole URL, cosa molto interessante per gli ecommerce.
Serve sempre arrivare a questo livello di difficoltà? NO.
Se avete poco traffico, pochi eventi o comunque non conoscete bene il processo di acquisto, non azzardate. Rimanete su poche campagne, ben segmentate e usate le vostre energie per creare immagini e copy migliori.
Come al solito, semplificare è la soluzione migliore, se possibile.
Detto questo, vi saluto e spero che questi consigli vi tornino utili.
Fatemelo sapere nei commenti e rimango a disposizione per eventuali domande.
Buona settimana!

Rimani aggiornato
Iscriviti alla newsletter di altamente
Rimani aggiornato
Iscriviti alla newsletter di altamente
5.0js_loader×